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Si ha l’Enuresi quando il bambino che ha raggiunto i 5 anni di età, e quindi possiede la capacità di controllare la vescica, rilascia urina volontariamente o involontariamente, almeno 2 volte a settimana e per almeno 3 mesi consecutivi, in genere di notte, senza che sia affetto da patologie o lesioni dell’apparato urinario o da altre malattie organiche.
L’Enuresi può avere conseguenze sul piano sociale, comportando per il bambino la derisione da parte dei compagni di gioco o di scuola e anche nel contesto familiare potrebbe patire l’incomprensione e la riprovazione, cause di mortificazioni e sofferenze psicologiche.
La patologia è diffusa, in una limitatissima percentuale di casi, anche nella popolazione adulta.
L’origine dell’Enuresi è riconducibile a problematiche di natura relazionale (ansia, emotività, perdita di sicurezza), con la presenza accertata di una diffusa componente ereditaria.
La terapia è psicologica, allargata all’ambito familiare e socio-affettivo. Essa può avvalersi della prescrizione di farmaci coadiuvanti e della messa in atto di comportamenti finalizzati a ridurre il problema.
(Liberamente tratto da Wikipedia)